Storia

Il Villaggio ha una storia legata alla terra del Mugello. Per chi doveva vivere con il lavoro dei campi era impossibile potersi occupare di anziani, disabili o, come si diceva al tempo, poveri di mente. 

La terra, con le sue stagioni imprevedibili e a volte crudeli, è sempre stata implacabile con i poveri. Non ha mai fatto sconti e in ogni momento ha preteso la disponibilità di tutte le forze lavoro possibili, dai bambini ai vecchi. Per chi non ce la faceva, secondo la brutale legge della sopravvivenza, c'era l'oblio.

Più di cento anni fa, girando per queste zone del Mugello, vedendo e toccando con mano la tristezza ed i bisogni di quei poveri vecchi abbandonati, un frate cappuccino, Padre Massimo da Porretta, decise di prenderli dai casolari, dai borghi e dalle campagne, per dare loro un asilo, una compagnia e delle cure.

Non fu facile, perché l’idea era grande ma i soldi non c’erano. 
Molti - specialmente fra gli anziani, ricordano ancora  il tempo  in cui gli stenti e le difficoltà di curare e accudire questi vecchi abbandonati, si presentavano come un’impresa quasi disperata.

Sarà stata la Provvidenza , come diceva lui,  o la fiducia nell’uomo, o l’indole buona del Mugello , fatto sta che quell’idea di padre Massimo prese a camminare.   Si sa che le idee, anche se buone e semplici, hanno bisogno di tempo:  era il 1926 ed a partire da quel momento, giorno dopo giorno, man mano che l’idea si concretizzava,  ci fu chi donò terreni, chi semplici mattoni, chi materiali, chi il proprio lavoro. 

Così, con lo slancio della Fede e con la semplicità delle grandi sfide, fu messa insieme la volontà di bene e la partecipazione di popolo necessarie per riuscire a costruire quella realtà che, ancora oggi, costituisce il Villaggio S Francesco.