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"Cura Italia" il testo del decreto varato dal Governo

Il testo firmato da Mattarella: «Una manovra nella quale si attivano 350 miliardi», secondo il premier Giuseppe Conte. Con il maxi-decreto il governo punta a fronteggiare l’emergenza Covid-19.

«Il governo è vicino alle imprese, i professionisti, le famiglie, alle donne e gli uomini, i giovani che stanno facendo enormi sacrifici per tutelare il bene più alto. Nessuno deve sentirsi abbandonato e questo decreto lo dimostra».

Dice così il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa dopo il disco verde del Consiglio dei ministri al decreto legge con le misure economiche per il contrasto del coronavirus, il cosiddetto Dl «Cura Italia».

Un provvedimento che brucia tutti i 25 miliardi messi da parte come tesoretto, con tanto di scostamento sul deficit, e che attiverà flussi di denaro per 350 miliardi.

Stanziati 3,5 miliardi a sanità, 10 al lavoro. 

Nella nota che ha seguito il Cdm, il governo dettaglia meglio gli interventi sanitari, a cominciare dall'assunzione di 20 mila persone con relative coperture.

Il Fondo emergenze nazionali sale di 1,65 miliardi, vengono stanziati 150 milioni per gli straordinari del personale sanitario e altri 340 milioni per l'aumento dei posti letto in terapia intensiva.

Ci sono 50 milioni per finanziamenti agevolati o contributi alle imprese che producono mascherine e affini (gestiti da Invitalia) e - tra le altre cose - la possibilità di requisire beni mobili o alberghi per fronteggiare l'emergenza con una dotazione di 150 milioni.

Nel capitolo del lavoro è prevista l'estensione del congedo parentale a 15 giorni (con retribuzione al 50%) e un voucher baby-sitter da 600 euro (1,6 miliardi stanziati con un bonus ulteriore "speciale" per il personale sanitario e le Forze dell'ordine: in questo caso vale mille euro) per chi ha bisogno di curare i figli fino a 12 anni.

Il congedo (alternativo tra i due genitori) è attribuito se non ci sono (tra i due genitori) altri strumenti di sostegno al reddito.

Per i dipendenti del settore privato e gli autonomi, il bonus baby-sitter si domanda all'Inps e si eroga attraverso il "libretto famiglia", mentre per i lavoratori pubblici saranno le singole Pa di riferimento dei dipendenti a indicare la modalità di fruizione del congedo o l'erogazione del voucher.

Di nuovo all'Inps deve rivolgersi il personare sanitario, attraverso i servizi telematici dell'Istituto. Dalle ultime bozze visibili, congedi e voucher sono descritti come misure soggette al monitoraggio delle domande: una volta raggiunto il limite delle risorse stanziate, scatta lo stop.

Per quel che riguarda i permessi della legge 104, per il periodo marzo-aprile saranno estesi di 12 giorni (500 milioni stanziati).

Confermato rispetto alle attese l'ulteriore intervento sui licenziamenti, che verranno congelati: misura che riguarda le procedure dal 23 febbraio in avanti, da quando cioè è scoppiata l'emergenza sanitaria.

Per i lavoratori in quarantena, si conferma il computo del periodo di astensione dal lavoro come malattia.

In allegato a questo post, il testo del decreto.